Perché utilizzare gli integratori?

Autore
Dott. Luca Simoni
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5 min
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La ricerca continua del benessere e dell’automiglioramento è alla base della grandissima diffusione che gli integratori alimentari stanno vivendo in questo periodo, capita infatti sempre più spesso di trovare nelle case in un cassetto o in bella vista sul piano della cucina una o più confezioni di supplementi.

 

Per definizione degli organi competenti, l’utilizzo di integratori è indicato per contrastare stati carenziali, basti pensare alla pandemica carenza di Vitamina D, oppure per bilanciare le abitudini del singolo, vedi l’utilizzo di antiossidanti per i fumatori.

Infine sono utilizzati per reintegrare le sostanze disperse durante un’attività fisica intensa, in questo caso l’esempio classico è l’aumento del consumo di proteine ed aminoacidi dopo allenamenti e partite.

 

Le motivazioni che spingono le persone ad assumere integratori possono essere svariate, tutte sono comunque riconducibili ad obbiettivi personali.

 

In alcuni casi l’obbiettivo è re-integrare micro o macronutrienti persi durante le attività della giornata, l’esempio più banale è l’utilizzo di sali minerali dopo l’attività sportiva, in altri casi l’obiettivo può essere il miglioramento della compliance giornaliera, ne sono esempio l’utilizzo di antinfiammatori naturali, come artiglio del diavolo o curcuma per lenire fastidi articolari e di vasotonici nel periodo estivo, ed ancora si ricorre all’utilizzo di supplementi spesso in associazione ad un adeguato regime dietetico ed attività sportiva per favorire calo ponderale e ricomposizione della massa corporea.

 

Quando invece l’utilizzo di integratori è contestualizzato prettamente in ambito sportivo, possiamo identificare due macro obbiettivi: la performance e il recupero.

 

Parlando di performance il concetto può essere associato ad un utilizzo limitato all’impegno sportivo, potremmo definirlo anche uso “in acuto”.

Una buona integrazione prima durante e dopo l’allenamento, basata sulla somministrazione di: carboidrati a supporto energetico, vasodilatori (come succo di barbabietola), promotori di ossido nitrico da ciclo dell’urea e sistemi tampone (come la beta-alanina), possono generare ottimi risultati.                           

 

L’utilizzo dell’integrazione in sport/performance può essere anche concepito con un utilizzo “in cronico”, quindi per un tempo prolungato, in questo caso la finalità è la modifica delle capacità della “macchina uomo”.

Ne sono esempio i percorsi che portano ad aumenti di forza massima richiesti, in particolare negli sport esplosivi come powerlifting, oppure ad aumenti di massa funzionali nelle discipline come il fitness ed il Body Building.

 

Vi saluto ricordandovi che qualsiasi sia il vostro personale approccio all’ integrazione, buona regola è sempre quella di farsi consigliare da esperti del settore evitando il fai da te e possibili, per quanto assai rari, effetti indesiderati.


Dott. Luca Simoni

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