Detox: Cardo Mariano, Linfa di Betulla e Orthosiphon

Autore
Dott. Luca Simoni
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Di Detox si sente parlare spesso, soprattutto nei cambi stagione o dopo i periodi nei quali tradizionalmente si consumano alimenti ricchi di grassi, come il Carnevale o dopo la stagione invernale 

Più che parlare di Detox si stra-parla di Detox!

Il termine, infatti, viene spesso mis-usato. L’organismo umano non ha bisogno di essere detossificato o depurato; esso possiede naturalmente dei sistemi di filtraggio ed eliminazione dei metaboliti endogeni o delle eventuali sostanze tossiche o tossine con cui possiamo venire in contatto.

Questi sistemi sono costituiti dagli organi emuntori: fegato, reni, sistema digestivo, cute e polmoni, i quali attuano l’eliminazione di tutte quelle sostanze non utili o potenzialmente dannose per il corpo.

Tuttavia, va considerato che la maggior parte dei soggetti, soprattutto durante la stagione fredda, aumenta fisiologicamente di peso, a causa di una dieta ipercalorica. Ne consegue un incremento di LDL (low density lipoprotein), colesterolo totale e ritenzione idrica e un inevitabile sovraccarico dei sistemi detox dell’organismo.

I dati statistici dimostrano che le patologie dovute ad una scorretta nutrizione, come sovrappeso, diabete di tipo II, sindrome metabolica e, più in generale, problematiche cardiovascolari sono in costante aumento. In queste situazioni, il sistema epatico e gli altri organi emuntori possono trovarsi in una condizione di sofferenza, poiché sottoposti ad un lavoro eccessivamente intenso. 

Anche gli atleti che praticano attività ad alta intensità e sport di potenza possono essere sottoposti a notevoli sollecitazioni a livello epatico. In particolare, coloro che desiderano aumentare la massa muscolare e introducono proteine per 2,5 - 3 g/kg di peso corporeo, possono trarre beneficio da un periodo di detox.

Esistono determinate pratiche che possono coadiuvare l’attività degli organi emuntori, come una corretta idratazione, una dieta sana ed equilibrata, ricca di vitamine, fibre ed antiossidanti, e la pratica di esercizio fisico regolare. Alcune sostanze fitoterapiche e loro derivati vengono tradizionalmente consigliati come booster per rafforzare questa fisiologica funzione.

Il Cardo mariano

Il Cardo mariano, Silybum marianum, è una pianta officinale tradizionalmente utilizzata per il suo potenziale beneficio per la salute epatica. I principali componenti attivi del cardo mariano sono i flavonolignani, con la silimarina come il componente più importante.

La silimarina viene estratta dai semi del Cardo mariano ed è in realtà un bland di attivi che include principalmente la silibinina, anche chiamata silibina, la silidianina e la silicristina. La silibinina è considerata il componente più attivo della silimarina.

Il meccanismo d'azione della silimarina è complesso, multifattoriale, e riguarda principalmente azioni epatoprotettrici:

  • La silimarina agisce come antiossidante, neutralizzando i radicali liberi e aumentando i livelli intracellulari di glutatione, una molecola essenziale per la detossificazione del fegato. Questo aiuta a proteggere le cellule epatiche dal danno ossidativo.
  • La silimarina aiuta a stabilizzare le membrane delle cellule epatiche, rendendole meno permeabili alle sostanze tossiche.
  • Ha mostrato di ridurre l'infiammazione nel fegato, modulando il sistema immunitario e inibendo la migrazione dei leucociti nei siti di infiammazione.
  • La silimarina può rallentare la progressione della fibrosi epatica, riducendo la deposizione di collagene e altri componenti della matrice extracellulare che contribuiscono alla formazione di tessuto cicatriziale nel fegato.
  • Stimola la sintesi proteica e promuove la crescita di nuove cellule epatiche, favorendo così la rigenerazione del fegato danneggiato.
  • La silimarina può inibire l'ingresso di alcuni xenobiotici negli epatociti, bloccando i trasportatori di membrana.

Attraverso questi meccanismi, la silimarina è utilizzata anche nel trattamento di varie malattie epatiche, come l'epatite cronica, la cirrosi, il danno epatico indotto da sostanze tossiche (inclusi farmaci e alcol) e la steatosi epatica non alcolica.

Alcune ricerche indicano che il Cardo mariano potrebbe contribuire a ridurre i livelli di colesterolo LDL (lipoproteine a bassa densità), ovvero il colesterolo cattivo, e modulare i livelli di zuccheri nel sangue, ma questi campi applicativi sono ancora in fase di studio.



Linfa di Betulla

La Linfa di Betulla, spesso chiamata anche acqua di betulla, è il liquido incolore, trasparente e leggermente zuccherino che scorre sotto la corteccia della Betulla, Betula pendula, durante la primavera. Gli attivi più comunemente contenuti al suo interno sono flavonoidi, saponine e acidi organici che le conferiscono alcune attività detox, tra le quali:

  • Blando effetto diuretico, grazie all’aumento della produzione di urina. Questo potrebbe contribuire al processo di eliminazione di liquidi in eccesso e dei metaboliti di scarto presenti in essa.
  • Favorisce la circolazione sanguigna e linfatica, facilitando così il drenaggio dei fluidi e contrastando la ritenzione idrica.
  • Contiene sostanze antiossidanti, che possono aiutare a contrastare i radicali liberi nel corpo e ridurre lo stress ossidativo.


Orthosiphon

L'Orthosiphon stamineus è una pianta appartenente alla famiglia delle Lamiaceae, originaria delle regioni tropicali del Sud-est asiatico. La parte della pianta utilizzata a scopo medicinale è principalmente l'apparato aereo, che include foglie e steli ed è spesso associato all’attività detox.

In particolare, l’Orthosiphon ha proprietà diuretiche, andando ad interferire con la produzione di urina. Il meccanismo attraverso il quale questa pianta esercita la sua azione è dovuto alla presenza di flavonoidi, come sinensetina, rutina e quercetina, diterpeni labdani, acidi fenolici, come l’acido rosmarinico e saponine.

L’azione detox viene esercitata attraverso diversi meccanismi d’azione:

  • Attività sui reni, stimolando la filtrazione glomerulare e aumentando l'escrezione di sodio e acqua attraverso l'urina.
  • Alcuni composti presenti nell'Orthosiphon potrebbero influenzare la ricaptazione di sodio nei tubuli renali. Riducendo la ricaptazione di sodio, si può aumentare la quantità di sodio eliminato con l'urina, portando a un aumento della produzione di urina.
  • L'Orthosiphon è stato studiato anche per le sue proprietà antinfiammatorie. L'infiammazione può influenzare la funzione renale e l'equilibrio dei fluidi nel corpo. Riducendo l'infiammazione, l'Orthosiphon potrebbe indirettamente contribuire a una maggiore eliminazione di liquidi.
  • Alcuni attivi dell'Orthosiphon potrebbero avere un effetto miorilassante sui muscoli lisci, incluso il muscolo liscio presente nei tubuli renali. Ciò potrebbe favorire il flusso urinario.
  • L'Orthosiphon contiene anche composti antiossidanti, che potrebbero svolgere un ruolo nella protezione dei reni e nella promozione di una ottimale funzione renale.



Questo articolo non rappresenta una prescrizione ma solo delle linee guida generali. Per un consiglio personalizzato è sempre consigliato rivolgersi ad un Professionista della Salute.

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