Difese immunitarie, esercizio fisico e alimentazione

Autore
Dott. Leopoldo Moretto
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Benefici dell'esercizio fisico sull'immunità

L'esercizio fisico regolare può avere diversi effetti positivi sul sistema immunitario, contribuendo a mantenere un equilibrio sano e una migliore capacità di rispondere agli agenti patogeni. Tuttavia, è importante sottolineare che l'eccesso di esercizio, specialmente quando associato a stress elevato, può avere l'effetto opposto e temporaneamente sopprimere il sistema immunitario. Ecco alcuni esempi di come l'esercizio fisico può influenzare il sistema immunitario: 

  • Aumento della circolazione di cellule immunitarie. L'esercizio fisico può aumentare la circolazione delle cellule immunitarie nel corpo, come i linfociti T e i macrofagi, facilitando il loro rilevamento di potenziali minacce e migliorando la capacità di risposta.
  • Riduzione dello stress ossidativo. L'esercizio moderato può contribuire a ridurre lo stress ossidativo nel corpo: gli antiossidanti endogeni prodotti durante l'esercizio possono aiutare a proteggere le cellule da danni causati dai radicali liberi e migliorare la funzione immunitaria.
  • L'aumento della temperatura corporea durante l'esercizio può avere effetti benefici, in quanto può aiutare a contrastare la crescita di batteri e virus. 
  • L'esercizio può favorire la circolazione linfatica, aiutando il sistema linfatico a eliminare i detriti cellulari, le scorie metaboliche e migliorare la risposta immunitaria.

Dieta e sostanze naturali a supporto delle difese immunitarie

La chiave per un sistema immunitario sano è una dieta bilanciata e varia. Nessun singolo alimento o supplemento può garantire l'immunità, ma una combinazione di nutrienti provenienti da una dieta equilibrata può sostenere la salute generale e la funzione del sistema immunitario. 

Molti cibi possono contribuire a sostenere e rafforzare il sistema immunitario fornendo nutrienti essenziali. Una buona norma applicabile sempre è quella di prediligere frutta e verdura di stagione: la Natura è una nostra alleata e seguire i suoi consigli, accettando quello che ci offre nei diversi momenti dell’anno, porta ad assumere i nutrienti di cui più abbiamo bisogno in quella specifica stagione.

Pertanto, i frutti freschi da prediligere per supportare il sistema immunitario sono sicuramente gli agrumi, come arance e mandarini, ricchi di vitamina C. Da non sottovalutare noci e semi: mandorle e semi di girasole forniscono vitamine utili a questa necessità.

Se l’alimentazione non dovesse essere sufficiente, ci sono diverse sostanze naturali note per la loro capacità di sostenere il sistema immunitario, tra le quali spiccano per importanza:

  • Zinco, minerale essenziale coinvolto in diverse funzioni nel corpo umano, è un componente di diverse proteine antiossidanti, come superossido dismutasi (SOD), che aiutano a proteggere le cellule dai danni causati dai radicali liberi. Gli antiossidanti sono importanti per mantenere l'equilibrio redox nel corpo, supportando così una risposta immunitaria sana. Lo zinco può anche influenzare la produzione di citochine e anticorpi, che sono segnali chimici utilizzati dalle cellule del sistema immunitario per comunicare tra loro durante la risposta immunitaria. Contribuisce, inoltre, alla maturazione, all'attivazione e alla sopravvivenza di queste cellule, favorendo una risposta immunitaria efficace. Lo zinco è coinvolto nella formazione e nella manutenzione delle barriere epiteliali, come la pelle e le mucose che prevengono l'ingresso di patogeni e costituiscono il primissimo meccanismo di difesa verso il mondo esterno. Lo zinco può interferire con la replicazione di alcuni virus e può essere particolarmente utile nella gestione di infezioni virali, come il raffreddore comune. Lo zinco può avere effetti modulatori anche sull'infiammazione, contribuendo a mantenere un equilibrio appropriato nella risposta immunitaria e prevenendo l'infiammazione eccessiva.
  • Lattoferrina è una proteina presente in vari fluidi corporei, come il latte materno, le lacrime e la saliva ed è nota per avere un ruolo significativo nella difesa immunitaria. Può, infatti, avere attività antimicrobica, in quanto poiché lega il ferro e lo rendere meno disponibile per i batteri e altri microrganismi patogeni: molti patogeni dipendono dal ferro per la loro crescita e riproduzione e senza di esso non riescono a replicarsi in modo efficiente. Quindi, la lattoferrina può contribuire a controllare l'infezione, limitando l'accesso al ferro. La lattoferrina ha dimostrato anche proprietà antinfiammatorie, contribuendo a regolare la risposta infiammatoria del sistema immunitario. Questo può essere particolarmente rilevante in situazioni in cui l'infiammazione cronica può influenzare negativamente la funzione immunitaria. La lattoferrina può modulare diversi tipi di cellule immunitarie, come i macrofagi, i linfociti T e le cellule NK (natural killer)

  • Vitamina D3 può modulare la risposta immunitaria, agendo sia sul sistema immunitario innato che su quello adattativo. Contribuisce a mantenere un equilibrio tra le risposte infiammatorie e antinfiammatorie, promuovendo così una regolazione appropriata della risposta immunitaria. La vitamina D3 è coinvolta nella differenziazione di diverse cellule del sistema immunitario, inclusi i linfociti T, i macrofagi e le cellule dendritiche. Queste cellule svolgono ruoli chiave nella rilevazione e nella distruzione di agenti patogeni. Inoltre, la vitamina D3 può interferire con la replicazione di alcuni virus, e contribuire al mantenimento della salute delle barriere mucose, comprese quelle nel tratto respiratorio e gastrointestinale.  La vitamina D3 può anche svolgere un ruolo nella prevenzione delle reazioni autoimmuni, contribuendo a mantenere l'equilibrio del sistema immunitario per evitare risposte eccessive contro i propri tessuti. 
  • Selenio, minerale essenziale, può avere un impatto significativo sul sistema immunitario. È un componente chiave di vari enzimi antiossidanti, come glutatione perossidasi; questi enzimi aiutano a neutralizzare i radicali liberi endogeni, riducendo lo stress ossidativoIl selenio è anche coinvolto nella regolazione della risposta immunitaria, compresi i processi di infiammazione e può influenzare positivamente diverse cellule del sistema immunitario, inclusi i linfociti T e i fagociti. Il selenio può contribuire a proteggere il corpo da infezioni attraverso la sua partecipazione alla sintesi di proteine coinvolte nella difesa immunitaria; ad esempio, è coinvolto nella produzione di anticorpi e nell'attivazione di cellule immunitarie.


  • Probiotici sono microrganismi vivi, in particolare ceppi di batteri "amici", come il Kluyveromyces, che possono conferire benefici alla salute quando consumati in quantità adeguate. I probiotici, infatti, contribuiscono a mantenere un equilibrio sano tra i batteri "benefici" e quelli "nocivi" nell'intestino. Una flora intestinale equilibrata è cruciale per una corretta funzione immunitaria, poiché gran parte delle cellule del sistema immunitario si trova nell'intestino.Oltretutto, alcuni ceppi di batteri probiotici possono produrre sostanze benefiche, come acidi organici e peptidi antimicrobici, che a loro volta possono contribuire a controllare la crescita di batteri nocivi e sostenere la difesa dell'organismo contro infezioni.



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